2011
Il Maestro è uno dei membri anziani della Gerarchia Spirituale dei Maestri di Saggezza e il suo nome è ben conosciuto nei circoli esoterici. Per diverse ragioni, la sua identità non viene rivelata. Benjamin Creme ha un contatto telepatico costante con questo Maestro che gli detta gli articoli mensilmente dal 1982. Alcuni di questi articoli sono tradotti in italiano; per gli altri vogliate consultare il sito in inglese.
Il Messaggero del Rinnovamento
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 12 novembre 2011
Molta gente si ricorderà della fase attuale come di un periodo di tribolazioni, tensioni e sconvolgimenti. Di fatto, se osservata con maggior discernimento, si tratta di una fase di rinnovamento, di preparazione ad un nuovo inizio. In questo senso, gli uomini possono essere fiduciosi riguardo ai cambiamenti attuali.
Il passato ha fatto il suo tempo, e le conquiste che lo hanno caratterizzato stanno esaurendo i loro benefici per la razza umana. I giovani, stufi del perdurare di questo tedioso dominio, slittano verso le droghe e il crimine, pur di attenuare nell'animo loro la noia e lo sconforto. Nel frattempo, il Messaggero del Rinnovamento, sta ispirando sobriamente una nuova generazione di attivisti che emergerà in ogni nazione, attenta alle necessità umane ovunque.
Come già sapete, i gruppi di attivisti, orientati verso nuove strutture, stanno lavorando apertamente e con fare coraggioso in molti paesi, mostrando quella nuova aspirazione che si va formando nell'animo di milioni di persone: al rispetto di ognuno, alla cooperazione con tutti e per porre fine alla vecchia cupidigia e alle divisioni che essa implica.
In questo modo, gli uomini scoprono il progetto per il tempo a venire, rinnovandosi nel semplice insegnamento di Maitreya. Pace e Giustizia stanno divenendo il perno nelle menti di milioni di persone. Quando gli uomini comprenderanno che solo la condivisione permetterà di attuare tali ambiti concetti, intraprenderanno una trasformazione della società ben più ampia di quanto finora auspicato.
Passo dopo passo, saranno apportate una serie di modifiche che, una volta sperimentate, verranno introdotte su ampia scala. L'odierno sentimento di vuoto arretrerà, dando spazio a una fiducia consolidata, che il mondo sia finalmente sulla retta via, e le circostanze propizie a sperimentazioni innovative in tutta sicurezza.
Paure
Potrà dunque esaurirsi la paura del cambiamento. Importanti trasformazioni si succederanno ordinatamente, man mano che l'umanità comprenderà la bellezza delle nuove forme. Sempre più, i vecchi atteggiamenti separatisti verranno riconosciuti come errori del passato da sopprimere, in quanto superflui nella nuova unità.
Le parole e l'esempio di Maitreya accelereranno il senso di unità, che in modo sempre più pronunciato manifesterà le caratteristiche delle energie dell'Acquario, convogliando gli uomini in un'atmosfera di sintesi tuttora sconosciuta.
I Maestri attivi nei Loro vari centri, al momento agiscono tramite i Loro gruppi affinché si compiano le dovute trasformazioni con il minor trambusto sociale. Spetta Loro il compito di convalidare il cambiamento ad un ritmo plausibile attraverso l'evoluzione anziché la rivoluzione. Missione non facile, poiché le persone giovani sono impazienti del nuovo, mentre le più anziane sono restie al cambiamento; questo provoca lo scompiglio in atto. Molti attendono questo periodo con speranza e gioia. Molti di più rimangono confinati fra sconforto e inquietudine. Molti non vedono l'ora di compiacersi nel mondo futuro, immune da guerra e indigenza. Molti ancora attendono esausti l'alleggerirsi del loro fardello.
Maitreya risveglierà gli uomini al loro destino, liberandoli dalla paura e dal dubbio. Nel contempo li libererà dalla sensazione costante di alienazione e diffidenza. Il lungo e difficile percorso affrontato dall'umanità l'ha preparata per il tempo nuovo che l'attende, caratterizzato da maggior semplicità e felicità.
Da Share International, dicembre 2011 – gennaio 2012
La Promessa di Maitreya
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 9 ottobre 2011
Mentre buona parte della popolazione persiste nel credere necessario e inalterabile l'attuale sistema bancario e azionario, un numero crescente di persone sta giungendo alla conclusione che quest'ultimo abbia perso la sua utilità e vada presto sostituito. Troppa gente subisce gli effetti di un'ingordigia sfrenata, ambendo ad una maggior giustizia ed equità, al fine di sfuggire a ciò che con troppa leggerezza viene definito "l'attuale clima economico".
Fino al collasso economico nel 2008, almeno nei paesi industrializzati, c'era denaro in abbondanza; la gente aveva un lavoro e un alloggio, ogni giorno spuntavano nuovi milionari. Sebbene, ovviamente in ben altri ambienti, milioni di persone seguitavano a vivere di stenti e molti ancora li uccideva la fame, una minoranza era contenta della propria vita, disponendo di denaro in gran quantità.
Dove sarà finito tanto denaro? Che gli sarà mai successo? Adesso, i posti di lavoro mancano, i soldi sono svaniti – collocati in banca e svaniti; e i milionari ora sono miliardari: una congiura, una truffa sfrontata a scapito di mezzo mondo.
Assisteremo ad un ritorno alle vecchie abitudini di un tempo? Vogliamo proprio ricalcare quello scenario, in cui i ricchi raddoppiano i propri averi da un giorno all'altro, mentre i poveri raccolgono gli spiccioli lasciati loro?
La svolta
La gente ovunque sta presagendo un cambiamento, associandosi con la propria voce a questo richiamo. Si accorge pure della portata del proprio atteggiamento, e molti periscono nel darne prova, mentre compiono le loro azioni. La gente si rende conto che il vecchio sistema ha fatto il suo tempo, perdendo vigore; intuisce che vi sono altre vie da percorrere, migliori, per vivere e affrontare con fiducia il domani. In verità, i vecchi metodi stanno agonizzando e ostacolano il progresso della razza umana, rallentandolo.
La ruota seguita a girare, e la possente Roma si prepara ad una nuova caduta. L'ardore di Maitreya è raggiante e riecheggia nei cuori di milioni di persone sempre più determinate a realizzare un mondo ove regni la giustizia e l'armonia.
La promessa di Maitreya evidenzia che questo nuovo mondo non tarderà a manifestarsi.
Da Share International, novembre 2011
Il ruolo della spada di divisione
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 8 settembre 2011
Di quando in quando, compare fra gli uomini una figura che incarna quanto di meglio, o di peggio, una persona possa mostrare. Questi individui diventano poi i più amati o i più odiati dall'umanità. In ambo i casi, sanno spesso attrarre tanti seguaci o devoti. Essi esercitano un'enorme carica magnetica su gran parte della gente; a volte però, è con il proprio potere distruttivo che diventano fonte d'ispirazione su ampia scala. I libri di storia sono colmi di esempi di ambedue le categorie.
Oggigiorno, si possono riscontrare svariati esempi di entrambi i tipi attraverso il globo. L'effetto consiste nel porre l'umanità fra due linee di azione opposte, generando così quella tensione contrastante che determinerà il futuro della razza umana. In termini biblici viene definita la "Spada di divisione". Per molti anni le energie emananti e convogliate da Maitreya hanno tentato di creare questo confronto fra gli opposti. Ciò potrà apparire strano a molti, ma è un criterio indispensabile, affinché l'umanità operi le giuste scelte sul proprio futuro. Senza un simile processo, il futuro sarebbe davvero squallido.
La Spada di divisione simboleggia l'energia che chiamiamo Amore: governata da Maitreya, essa solleva "fratello contro fratello" per valutare concretamente la coscienza divina nei singoli, ovunque. Lo scopo ultimo di tutta l'evoluzione è di giungere a stabilire sulla Terra il "Regno di Dio", e la Spada traccia agli uomini la via.
L'insegnamento di Maitreya è semplice. Qualcuno potrebbe considerare le Sue priorità come scontate, ma purtroppo non è così. Maitreya ci prospetta un futuro contraddistinto da serenità e impegno pacifico, conseguenza diretta di condivisione e giustizia per tutti, la creazione di un mondo in cui "nessuno manca di nulla, ogni giorno è diverso dall'altro, ove in ogni essere traspare la Gioia della Fratellanza". Ma come è possibile, potreste pensare, resistere a un tale messaggio di speranza? Non è forse quello a cui ognuno aspira? E' quanto auspicato dalla maggioranza delle persone, ma non da tutte.
Nella scala evolutiva l'umanità si trova a svariati livelli; da un determinato grado tutto si preannuncia favorevole per gli uomini. Sono coloro che ancora non manifestano tale estensione del proprio Sé divino a non ammettere che la condivisione sia divina, che giustizia e corrette relazioni siano divine, ma considerano ancora la Divinità come fosse una competizione, una contesa, e determinano il valore di una persona in base alla sua ricchezza materiale. Molti individui vivono nella paura e nella sofferenza, senza lavoro e speranza per il futuro, risentendone quotidianamente. Ma molti altri stanno costruendo il loro stesso futuro, ed anche in questo processo sono in molti a soccombere.
Non abbiate timori, la voce del popolo sta crescendo, e in modo contagioso si sta divulgando sempre più. Maitreya è partecipe fra quanti vivono – o muoiono – per la vera libertà, per la giustizia e per l'unità fra gli uomini. Sono i giovani a tracciare la via, a loro spetta il futuro.
Da Share International, ottobre 2011
Il cambiamento verso l'unità
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 14 agosto 2011
Quando gli uomini si troveranno infine a fare il punto della situazione, dovranno per forza ammettere che al momento non tutto va bene per l'umanità. Le condizioni ambientali, politiche, economiche e sociali, sono ampiamente contraddistinte da problemi che mettono a dura prova le risorse disponibili ovunque. Anche le nazioni verosimilmente dominanti economicamente, si scoprono in circostanze che negano loro quell'agiatezza che la loro ricchezza dovrebbe offrire.
Cosa impedisce alle nazioni di raggiungere un livello di equilibrio e di benessere? Come mai perfino i paesi ricchi e con lunga esperienza piombano in grandi divergenze e nel caos? Per quale ragione tanta gente subisce sofferenze e tribolazioni; cosa impedisce un maggior senso dell'unità e la sua espressione? Le risposte sono molte e differenti, ma caratterizzate dal tempo quale fattore comune, ossia il momento unico nella storia della Terra, in cui ci si pone tali domande.
Un periodo senza precedenti
Questa fase non ha precedenti nella storia del mondo. Avvengono cambiamenti di enorme rilievo, oltre la comprensione umana, che porteranno ad una profonda e permanente trasformazione della vita, così come intesa oggi. Tali trasformazioni accadono ad ogni livello, talune lentamente come nel tessuto stesso della crosta terrestre, mentre altre denotano una dinamica crescente tale, da sfidare la capacità umana nel trovare risposte opportune. Sono improduttive, in questo contesto, le idee sbiadite dei politici retrogradi, arenatisi in posizioni e poteri illusori.
Oggi, è il popolo a posizionarsi davanti ai propri leader, esprimendo a gran voce e con cognizione le proprie necessità. In una nazione dopo l'altra, la voce della gente si fa più focalizzata e distinta.
Ora sono milioni ad essere istruiti e sicuri sulle proprie necessità: pace, lavoro e speranza per il futuro. Un senso crescente di unità, per giunta, inizia a permeare le loro aspettative e richieste. Sanno di non essere soli al mondo, ma di avere milioni di fratelli e di sorelle ovunque, con problemi e bisogni identici. In questo modo, anche se ignari della Sua presenza e dei Suoi insegnamenti, stanno rispondendo alle energie e all'influsso di Maitreya, ossia stanno costruendo le fondamenta del futuro.
Da Share International, settembre 2011
Il percorso verso l'Unità
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 11 giugno 2011
Quando verrà scritta la storia di quest'epoca senza precedenti, gli uomini realizzeranno, forse per la prima volta, l'importanza, fondamentale di quanto recentemente successo in Medio Oriente. Nella stupefacente durata di sei mesi, ricalcando l'esempio di Tunisia e Egitto, gli abitanti di molti Paesi del Medio Oriente, sottomessi quanto impediti da secolari regimi dittatoriali tribali, si sono sollevati reclamando il loro diritto alla libertà e alla democrazia, alla giustizia sociale e al lavoro. Quella che i media intitolano "primavera araba" sta comportando un alto sacrificio di vite umane e grandi sofferenze da parte di questi individui coraggiosi, pronti a morire per la libertà dei loro simili e dei propri figli, e che giustamente vengono definiti martiri.
D'ora in poi, vedremo estendersi questo fenomeno a tutto il pianeta. Già ora, sono in molti ad organizzarsi in modo simile. Un progetto di cambiamento ha colpito l'immaginario di svariate moltitudini e presto richiamerà l'attenzione mondiale. La gente ha compreso che, laddove agisce con coraggio e in modo organizzato, é invincibile. Niente può arrestare questo impulso al cambiamento; esso incarna i concetti del futuro e del Piano. Maitreya ha diffuso la propria voce, che ora è diventata la voce delle moltitudini.
Vecchio ordine
I fautori del vecchio apparato tentano con ogni metodo di ostacolare il progresso di questo movimento verso il cambiamento, ma ciò non riuscirà nel tempo a contrastare i principi stessi della vita: in costante mutamento, sempre costretti a rinnovarsi nella forma per meglio esprimere la propria natura. Così vanno le cose oggi. Ed è così che il vecchio finirà avvizzito, mentre nuovi germogli prospereranno, man mano che l'umanità proverà ad esprimere e manifestare meglio i principi della Nuova Era: condivisione, giustizia, corrette relazioni, amore e unità.
Progresso
Il genere umano, in verità, è sul suo proprio cammino. Nulla può impedirne la successiva progressione purché ragioni in termini di Unità. Ognuno aspira all'Unità ma è confuso dai molteplici percorsi. Mantenete sempre la prospettiva sui principi di Unità e Amore, la Via vi si dischiuderà da sé. Così parlò Maitreya al Cairo, in piazza Tahrir: i più adeguati fra quanti l'ascoltarono condurranno i loro fratelli e sorelle indicando loro la via, la spontanea via alla Fratellanza e alla Pace, alla Giustizia, nonché all'Amore reso manifesto.
Da Share International, luglio-agosto 2011
Le vie della Nuova Era
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 8 maggio 2011
Fra qualche anno, il periodo attuale di sforzi e stenti si sarà notevolmente acquietato; viste da dietro le quinte, molte cose stanno cambiando. Gran parte delle potenze che hanno determinato i conflitti e le lotte attuali si stanno indebolendo, per essere rimpiazzate da forze complessivamente più favorevoli agli uomini. Al momento, vi è un coinvolgimento simultaneo di così tante energie differenti, e di orientamento così disparato, che è difficile appurare con precisione quando la trasformazione comincerà, ma non dovrebbe passare molto più di due anni prima di poter discernere i primi chiari segni di cambiamento.
Seguirà un periodo di trasformazioni che pochi reputerebbero possibili in un lasso di tempo tanto breve: l'ondata attuale di rivendicazioni di libertà e per la partecipazione al proprio destino fortemente dimostrata dalla gente del Medio Oriente dilagherà attraverso il mondo, coinvolgendo nazione dopo nazione, grande o piccola che sia. La voce del popolo si farà sempre più compatta ed eloquente. Progressivamente, gli uomini e le donne ovunque cominceranno a comprendere chiaramente le proprie necessità, l'invincibilità della propria forza nell'esigere i propri diritti innati.
Inevitabilmente, il cambiamento sarà più agevolmente raggiungibile per alcune nazioni rispetto ad altre. Alcune nazioni dovranno confrontarsi con compagini che, avendo per secoli esercitato il potere ed eretto roccaforti di ricchezza, saranno refrattarie a lasciare la propria supremazia; tuttavia, l'impeto delle forze al cambiamento diverrà talmente insistente e inarrestabile, che anch'essi dovranno modificare il loro orientamento, adeguandolo alle richieste dei cittadini.
La Nuova società
Di conseguenza, con rilevante dinamismo si svilupperà una nuova società, che considera sacro il diritto di ognuno all'autodeterminazione, il diritto democratico al coinvolgimento attivo nella propria società e nel proprio futuro; il diritto ad uno standard di vita adeguato, anche per quanto attiene l'assistenza sanitaria e l'educazione. Ma più di ogni altra cosa, rivendicherà il diritto di poter vivere in pace.
Maitreya sosterrà gli uomini auspicanti giustizia e libertà, magnetizzando ogni loro sforzo. Come accaduto al Cairo, Egli sarà fra tutti coloro che invocano le proprie richieste in modo pacifico, nel rispetto di ogni gruppo e religione, senza rancori né antagonismo. Ed è in questo modo che gli uomini giungeranno a capire la Via futura, la sola in grado di assicurare tale futuro, un futuro condiviso fra tutti, senza divisioni.
Da Share International, giugno 2011
Le vie della Nuova Era
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 11 aprile 2011
Le recenti vicende in Medio Oriente hanno indotto l'umanità a doversi confrontare con molteplici problemi. Le potenze occidentali si sono trovate coinvolte, in gran parte loro malgrado, in una guerra libica non riconosciuta come tale. La loro preoccupazione principale mirava ad un costante flusso di petrolio dalla vicina Libia. Si proponevano inoltre di sostenere la gente di Bengasi impegnata contro un massacro da parte delle forze di un attempato tiranno donchisciottesco, atterrito dal rovesciamento, verosimilmente riuscito, da parte del popolo di una potente tirannia limitrofa.
Le potenze occidentali non avevano ipotizzato che delle proteste pacifiche come quelle del popolo egiziano, si sarebbero intensificate in Libia fino ad una rivoluzione armata, sprovvista di progetti, leadership, nonché di armi essenziali per uscirne vincenti.
Le Nazione Unite hanno consentito ad un mandato per una "no-fly-zone", ma l'azione avrebbe dovuto proseguire con l'invio di una forza ONU per il mantenimento della pace, possibilmente proveniente dai Paesi Arabi. Questa omissione ha fatto piombare nell'attuale difficile situazione tutte le parti coinvolte.
Energie
Sotto l'impatto delle possenti energie focalizzate attualmente da Maitreya e dal Suo gruppo, i popoli del Medio Oriente stanno attraversando un notevole risveglio: domandano nuove libertà e partecipazione alla gestione delle loro vite. Richieste non confinate al solo Medio Oriente. Sempre più, si riscontrano atteggiamenti identici in ogni parte del mondo, volti a partecipazione e giustizia.
Sono soprattutto i giovani che percepiscono la necessità di un nuovo tipo di mondo, che permetta loro di evolversi ed esprimersi, esentato dai vecchi dogmi dei loro anziani. Quanto stiamo osservando è sostanzialmente una sorta di rinascimento della gioventù della Terra, determinata a liberare se stessa dalla tirannia delle ostilità e dei conflitti, dal bigottismo, dalle segregazioni. Nulla può arrestare nel tempo questo procedere. Stiamo parlando del Nuovo Tempo, e i giovani mettono alla prova essi stessi nella lotta per la nuova vita.
Il vecchio ordine è tanto profondamente radicato quanto duro da sconfiggere. I vecchi tiranni in ogni settore d'attività sono restii a rinunciare al proprio potere, alla propria ricchezza, e lottano tenacemente contro la marea del cambiamento: ma si tratta di una lotta verso le energie e la volontà della Divinità stessa, e a tempo debito essi dovranno cedere.
Una forza massima, superiore a quella di tutte le potenze congiunte di questa Terra, esige di potersi esprimere e nulla può ostacolarne la manifestazione. E' l'orientamento futuro, progettato dagli albori del mondo. Niente può contrastare questo progresso e i giovani ne sono i precursori. Ascoltate acutamente la gioventù, custodisce il futuro nei propri cuori.
Non a caso furono i giovani in piazza Tahir a sedersi ai piedi di Maitreya mentre insegnava loro le tendenze future, le metodologie della Nuova Era, l'Era della Pace, della Giustizia e della Condivisione, della Libertà e dell'Amore.
Da Share International, maggio 2011
Le responsabilità dell'uomo
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 13 marzo 2011
Già dai primi albori, l'umanità ha temuto le turbolenze naturali dell'ambiente terrestre. Cataclismi di inimmaginabile intensità hanno più volte distrutto vaste zone della superficie della Terra. Un fatto difficile da accettare per molta gente e che spesso suscita forti perplessità nella mente di tante persone religiose sulla veracità dell'amore di Dio per l'umanità: come credere in un Dio amorevole, se permette che vengano uccise migliaia di persone a seguito di terremoti, tsunami o simili calamità. Se l'umanità comprendesse il proprio coinvolgimento in queste distruzioni planetarie potrebbe assumere un ruolo efficace per impedire che accadano.
La crosta terrestre, sviluppatasi nel corso delle ere geologiche, non si presenta come un involucro uniforme esteso attorno al globo. Come è ben noto, essa assume una forma con più placche discontinue di vario spessore che si sovrappongono e sono in movimento relativamente costante. I paesi e le città che si trovano sopra o nelle vicinanze delle placche tettoniche o delle linee di faglia sono di conseguenza esposte ai terremoti, rispettivamente ai maremoti, conosciuti come tsunami nelle regioni oceaniche.
Non si tratta qui di ipotetiche negligenze di Dio nei confronti dell'umanità, ma di una ripercussione dovuta alla pressione sismica che deve essere rilasciata. La domanda che ci si può porre è: che cosa incrementa la pressione sismica fino a provocare distruzioni di tale portata?
I Deva Elementali (o forze Angeliche) regolano i fattori determinanti nel comportamento e nella trasformazioni di tali energie colossali. La Terra, in quanto Entità Vivente, reagisce all'impatto di queste forze in vari modi. Una fonte d'impatto ragguardevole giunge direttamente dall'umanità. Siccome l'umanità, nel suo consueto atteggiamento competitivo, produce delle tensioni attraverso le guerre, con crisi di natura politica e economica, succede dunque che si ritrovi fuori equilibrio; di riflesso anche le schiere dei Deva non sono più in equilibrio. L'inevitabile risultato sono i terremoti, le eruzioni vulcaniche e gli tsunami. Noi ne siamo i responsabili.
Come porre fine allora a questo ciclo distruttivo? L'umanità dispone di risorse adeguate, manca però di volontà di cambiamento. Dobbiamo considerarci un'Unità, ogni uomo e donna quale riflesso del Divino, fratelli e sorelle, figli di un unico Padre. Dobbiamo bandire definitivamente le guerre da questo Pianeta; condividere le risorse planetarie appartenenti a tutti; imparare a vivere in armonia col pianeta stesso per accedere ad un futuro di armonia condivisa e reciproca.
Maitreya viene per indicarci la Via, per galvanizzare l'azione dell'umanità. Attraverso il globo, gli uomini trovano una la loro voce per esprimersi, chiedono libertà e giustizia. Molti hanno dato la propria vita per il diritto, dato da Dio, alla libertà e alla giustizia. Questa Sua chiamata infonde fiducia in tutti gli uomini e in tutte le donne ovunque, affinché si riconoscano come Lui ci considera, esseri Divini, Figli e Figlie del Creatore Stesso.
Da Share International, aprile 2011
La voce del popolo si fa sentire
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 13 febbraio 2011
Durante diciotto giorni significativi, di recente, l'attenzione del mondo si è fermata su di un'unica piazza nel cuore di un'antica città. In migliaia, in decine di migliaia di persone, giovani, anziani e giovanissimi, il popolo del Cairo, con passo impavido ha oltrepassato i carri armati e i cannoni d'acqua, e ha fatto propria l'arte di respirare proficuamente fra due attacchi di gas lacrimogeni. La gente del Cairo, in uno slancio di pacifica fratellanza, si è impossessata della propria piazza, addizionando il suo nome, Tahrir, alle glorie dell'illustre passato dell'Egitto.
Per diciotto giorni hanno sfidato la polizia e gli agenti del vecchio, quanto corrotto regime, appellando unanimemente al cambiamento, con voce risoluta e pacifica, per la giustizia e opportunità d'impiego, per la libertà ed il rispetto delle leggi.
I partecipanti musulmani hanno recitato le loro preghiere agli orari abituali mentre i loro compagni vigilavano, proteggendoli da eventuali attacchi.
La fratellanza erompeva ed un'energia spirituale di straordinaria potenza era tangibile nella Piazza e per tutta la città.
Qual'è la fonte di tutto ciò? Per diciotto giorni, Maitreya ha trascorso quotidianamente molte ore al Cairo, specialmente nella Piazza. Con sembianze differenziate, era attivo tra la folla, confortando i feriti e i molti martiri che hanno dato la loro vita per la libertà e la giustizia. Il Grande Lord incoraggiava i partecipanti, guidandoli e benedicendoli per il loro fervore frammisto a riserbo, ed un profondo sentimento di amore e di unità colmava i cuori e le menti di ognuno. I giornalisti stranieri erano stupiti per la gioia così esplicitamente espressa dai cittadini, giovani e anziani, ricchi e poveri, avviliti o integri. Inondati dalle energie e dall'amore di Maitreya, sembravano rifioriti a nuova vita.
Despoti
I despoti e gli "uomini forti" dei territori vicini osservavano assiduamente gli eventi alla TV, inorriditi e increduli, aspettandosi una risposta sicura e salda da parte del vecchio regime, che ponesse fine a questa follia. Ma in tale follia si raccoglieva la voce del tempo nuovo, l'era di giustizia e condivisione, di libertà e amore.
E' questa la voce del popolo, di un popolo consapevole della propria unità e del proprio potere. Riguardo ai vecchi tiranni, la fine è assai vicina.
Da Share International, marzo 2011
La Fratellanza imprescindibile dell'Uomo
Articolo del Maestro – tramite Benjamin Creme, 17 gennaio 2011
Da tempi immemorabili, l'umanità ha vagato per il mondo alla ricerca di sostentamento, ricchezza, sicurezza e pace. In qualità di tribù e perfino di nazione, ha più volte intersecato il pianeta, combattendo e apparentandosi con un'ampia e disparata successione di popoli. L'esito di questo sconfinato vagabondare è l'umanità Una attuale.
A prescindere da colore, religione, tradizione e idioma, ognuno trae origine da antenati comuni, ed attraverso il medesimo processo, è evoluto fino alla condizione attuale.
Che questa condizione favorisca indubbiamente alcuni gruppi più di altri, è la conseguenza di un susseguirsi di fattori storici, non da un qualsivoglia innato fattore di intelligenza o adattabilità. La storia è ricca di gruppi elevatisi al sommo grado per periodi più o meno lunghi, per poi ripiombare di nuovo nelle tenebre, lasciando tracce della loro creatività quale testimonianza alle generazioni successive.
Rievocati questi fatti assodati, è essenziale per l'umanità attuale riconoscersi come Una, vedendo le apparenti diversità come risultato di condizioni climatiche tutto sommato recenti, associate a differenti influenze di raggio manifestatesi costantemente con l'emergere di vari tipi razziali. L'umanità sta sempre ancora evolvendosi in coscienza, congiunta, in quanto Una.
In questo progredire collettivo, ogni razza e sottorazza apporta nuove caratteristiche specifiche al tutto. Il perpetuarsi del processo d'incarnazione assicura ad ogni individuo l'acquisizione graduale circa le nuove nozioni e consapevolezze dell'epoca.
Se la gente sapesse comprendere davvero la complessità nonché la bellezza di questo processo, svanirebbe per sempre quella sorta di "razzismo" vigente, zeppo di avversioni e diffidenze: si renderebbe conto di fatto della propria fratellanza, di procedere accomunata in un verosimile viaggio infinito che conduce alla rivelazione di se stessi.
Quando noi, vostri Fratelli Maggiori, avremo modo di operare maggiormente sulla scena aperta, vi accorgerete che questa verità è il perno del Nostro intendere la natura e i legami umani.
La famiglia umana costituisce il fulcro corroborante della nostra vita; ed è in essa che impariamo a cooperare per creare congiuntamente, per intessere il pregiato arazzo della nostra condivisa identità.
In che modo, ebbene, gli uomini giungeranno a questa comprensione fondamentale? Noi, espressione di Fratellanza, dimostreremo questa relazione in ogni nostra azione; e gli uomini perverranno anch'essi a sentirsi tutti fratelli. La condivisione condurrà l'umanità a questo gioioso intento, elevandola ad una sua nuova espressione della verità. Così sarà.
Allora l'umanità saprà elevarsi al più alto adempimento, condividendo le proprie conoscenze ed esperienze. Svanite per sempre le false barriere erette per tenere a distanza i propri fratelli, gli uomini riconosceranno infine il prossimo come se stessi.
Da Share International, gennaio-febbraio