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La pace nel mondo...solo condividendo

Tra il 1977 e 1982, Maitreya il Cristo ha comunicato telepaticamente frammenti dei Suoi insegnamenti a Benjamin Creme durante le sue riunioni pubbliche a Londra. Un tema ricorrente era la necessità di porre fine alla sofferenza di milioni di persone che muoiono di fame e di stenti nel nostro mondo dove attualmente vi è un'eccedenza di prodotti alimentari. Questo squilibrio è una delle ragioni principali per cui il Cristo ritorna proprio in questo periodo.

"Come potete essere contenti" - chiede Maitreya - "del vostro modo di vivere, quando milioni di persone soffrono di fame e muoiono nello squallore, quando i ricchi sfoggiano il loro benessere davanti ai poveri, quando ogni uomo è nemico del suo vicino, quando nessuno si fida del proprio fratello? Per quanto tempo ancora volete vivere in questo stato, fratelli miei? Per quanto tempo ancora potrete sopportare questo degrado?"

Da quando è stato dato questo messaggio nel 1979, siamo stati colpiti dall'orrore della fame in Ethiopia (1984-85) e dalla persistente miseria in altre nazioni. Gradualmente siamo giunti a riconoscere che la fame nel mondo non è una necessità inevitabile - anzi è immorale - in quanto non è dovuta alla mancanza di cibo o all'incapacità di produrne, ma ad ingiustizie sociali, politiche ed economiche che determinano la povertà. Sono i poveri che hanno fame, sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, e sono le istituzioni, sia nazionali che internazionali, a mantenere e ad esasperare questa povertà. Perciò il divario tra ricchi e poveri aumenta in continuazione; attualmente rappresenta la più grande minaccia per la pace nel mondo.

Tra gli atteggiamenti che mantengono queste istituzioni al potere vi è la compiacenza. Maitreya sostiene che la compiacenza è la radice di ogni male sulla terra. Porta sia gli individui che le istituzioni "a diventare estranei alle realtà della vita" e impedisce di trovare soluzioni fattive ai nostri problemi. Infine "la compiacenza è autodistruttiva e può rovinare intere società."

Maitreya dice chiaramente che, se decidiamo di farlo, possiamo cambiare le nostre abitudini e mettere fine alla fame e alla serie enorme di crisi causate dall'uomo che attualmente ci troviamo ad affrontare. "I problemi dell'umanità sono reali ma risolvibili. La soluzione è a portata di mano. Prendete i bisogni del vostro fratello come metro per le vostre azioni e risolverete i problemi del mondo. Non c'è altra via." Quando inizieremo a seguire questo consiglio e a vivere il principio della condivisione, dell'equa ripartizione, popoli e nazioni inizieranno ad avere fiducia reciproca; quando ci sarà fiducia, ci sarà giustizia; e quando ci sarà giustizia per tutti, avremo una pace autentica e duratura.

E solo condividendo che ci può essere giustizia; senza giustizia non ci può essere pace; senza pace non ci può essere futuro.

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